Premetto che
mi sono sempre considerato una persona dotata di molto senso della logica e della fredda
analisi.
Tuttavia
credo alle manifestazioni del soprannaturale, e ciò
senza averne mai sperimentata una.
Palese
contraddizione, voi dite? Io, invece,
non so come giudicarmi, e
temo che quest'incertezza mi
accompagnerà per diverso tempo.
E' successo
stanotte: ma prima devo darvi qualche chiarimento.
Io vivo in una
casa che si può quasi definire di campagna per
la sua posizione. A
pochi metri passa,
però, una strada
molto trafficata, a tutte le ore,
cosicché sono abituato a mangiare, lavorare, leggere,
e anche a
dormire con il
rumore degli automezzi che
passano; una variante è data dal suono lacerante delle sirene delle autoambulanze o dei Vigili del
Fuoco, o da qualche mastodonte
della strada che, carico da far pena,
arranca per la leggera salita dando la netta sensazione di un
animale in agonia prolungata
all'infinito.
In tali
condizioni, quindi, è una reazione normalissima quella di non riuscire ad addormentarsi quando ci
si accorge che fuori regna il perfetto silenzio.
Aggiungo che
in questo periodo, siamo oltre la metà di luglio, sono solo in casa, per cui
non sento nemmeno mio padre che russa.
E vengo
al punto: saranno state le tre
di notte (come poi ho controllato) quando mi sono ritrovato con
gli occhi bene aperti a fissare la grande portafinestra della mia stanza,
tenuta aperta a causa del caldo afoso. Cosa mi aveva svegliato? Il silenzio, come vi ho
detto. Un perfetto,
innaturale silenzio. Niente macchine in transito, nessuna voce,
nessun ronzio di insegna luminosa, nessun rumore: niente di
niente.
Un essere
raziocinante, dopo aver
appurato questo, avrebbe scrollato le spalle e si sarebbe
girato dall'altra parte.
E infatti è
quello che ho fatto io.
Ma ho
dovuto subito alzarmi a sedere sul
letto, allarmato: in lontananza
sentivo distintamente un cane (doveva
essere grosso) abbaiare
furiosamente. Sono stato
ad ascoltarlo per
qualche minuto, e sentivo nella rabbia una
nota di paura. Cosa aveva visto quel cane?
Purtroppo il
mio cervello è stato velocissimo ad effettuare
i dovuti collegamenti con le varie
storie di fantasmi
che ho golosamente assimilato nel
corso degli anni.
Logica la
conclusione che il cane, per abbaiare
in quel modo, dovesse aver visto
qualcosa di strano.
E poi è
tornato il silenzio.
Lungi dal pensare
di ridistendermi, sono rimasto
in trepida attesa, premiata poco
dopo.
Un altro cane,
infatti, più piccolo e molto più vicino
(sembrava si trovasse proprio nel mio giardino) ha iniziato a sua
volta ad abbaiare contro qualcuno o
qualcosa. E stavolta la paura
era nettamente percepibile.
Le leggi della
logica sono ferree:
la cosa si
era quindi avvicinata, e di
parecchio. E niente poteva fermarla.
A questo punto
un essere raziocinante si
sarebbe alzato e, sapendo di non poter vincere
l'irrazionale paura del buio che a volte ci prende, avrebbe quantomeno acceso tutte le luci
della casa, si sarebbe procurato un'arma qualsiasi e poi avrebbe atteso
gli ulteriori sviluppi, pronto a tutte le evenienze.
E qui si è
verificato il corto circuito.
La mia
capacità di analisi
da una parte,
e il credere nell'esistenza del soprannaturale
dall'altra, hanno creato dentro di me
un equilibrio di forze tale
che qualunque decisione
veniva annullata da un'altra, ben
prima che potessi anche sono
pensare di porla in atto, in un giro vizioso.
Me ne rimanevo
quindi a sudare nel letto, incapace di muovere
un muscolo.
E poi il
cagnolino ha smesso di sgolarsi inutilmente.
Cosa mi
aspettava adesso?
La risposta ha
rischiato di fermarmi il cuore per
sempre, sotto forma di uno scricchiolio
del mio armadio.
Anche il vento
ha scelto il
momento giusto per
levarsi e fischiare tra le
serrande.
Beh, la
conclusione era logica, non vi sembra?
Adesso la
cosa era arrivata,
e stava premendo
sull'anta dell'armadio per balzare fuori.
Ma il tempo passava
e ovviamente (lo dico adesso) non succedeva nulla. Il sonno mi ha costretto, poco a poco, ad abbassare le palpebre, e stavo quasi cedendo, quando un
bagliore improvviso mi ha ferito le pupille.
"Adesso!
Adesso esce."
"Dormi,
sciocco. E' solo un lampo."
Mi sono
rituffato sul cuscino.
Povero me!
Come ho fatto
a dimenticare che al fulmine segue sempre il tuono?
E quel rombo
assordante mi ha scosso nervi, muscoli e ossa.
"Sta
uscendo."
"No! Sta
piovendo."
Non mi piace
la pioggia, ma in quel momento l'ho benedetta.
Perché il
ticchettio e poi lo scroscio
dell'acqua sul balcone hanno
finalmente spostato l'equilibrio a favore della logica.
E'
risaputo che i cani (come
la maggior parte degli animali) sentono l'avvicinarsi dei
fenomeni atmosferici (oltre che di
altri fenomeni). Quindi potevo, finalmente, dormire tranquillo.
Un accidente!
Ho
trascorso il resto della notte
con tutte le luci
accese, guardando la televisione e trasalendo di tanto in tanto.
Stamattina
il grosso cane ha
continuato ad abbaiare, con il
piccolino che gli faceva eco.
Chissà che
diavolo hanno, tutti e due.
Mi piacerebbe
poterli pregare di essere più discreti, di notte.
E basta
racconti di fantasmi!